Un doveroso ringraziamento
 Nel corso di questi ultimi anni, noi con i nostri spazi sui Social, abbiamo chiesto un aiuto per far conoscere la storia di Rolando Pelizza e di Ettore Majorana: e lo abbiamo ottenuto con la vostra adesione alle nostre iniziative. Assieme abbiamo affrontato molte difficoltà ma non ci siamo mai arresi. Il vostro supporto morale è sempre stato fondamentale, accompagnato spesso da tante proposte di fattiva collaborazione. Così ognuno di voi ha poi collaborato in vario modo e ha contribuito al risultato a cui oggi siamo giunti: ecco che adesso altre migliaia di persone hanno potuto conoscere questa affascinante e per tutto il mondo importantissima “storia”, mentre prima la ignoravano! Grazie di cuore a tutti voi! Facciamo ora il punto della situazione, evidenziando quanto ci dice Majorana (tramite le sue lettere) e afferma oggi Rolando. La strategia iniziale per dare la “macchina” all’Umanità e le sue varianti Nei libri riportanti la biografia autorizzata di Rolando Pelizza sono riportate le vicende della collaborazione di Rolando Pelizza con Ettore Majorana. Tutto è basato su tre pilastri: *il racconto/testimonianza di Rolando Pelizza; *le inedite lettere e fotografie di Ettore Majorana messe a disposizione da Rolando; *i documenti e le testimonianze raccolte da Alfredo Ravelli a ulteriore conferma del tutto. Ebbene, si legga attentamente la prima lettera da Majorana manoscritta per Rolando, datata 26 febbraio 1964, perché lì si trova nettamente tracciata la strategia ideata da Ettore Majorana su come deve agire Rolando e l’alto scopo di loro due “… per vedere questa macchina realizzata…per il bene dell’umanità, che purtroppo sta andando incontro a un terribile disastro a causa del nefasto impiego delle varie scoperte…”. E nel contempo troviamo accennato anche alla previsione delle difficoltà che avrà Rolando “… voglio che tu rifletta prima di decidere: da questo dipenderà la tua esistenza…se…sarai scoperto…sarai sicuramente in pericolo di vita; potrai essere vittima di un sequestro, come minimo, ma ci potranno essere molte altre gravi ripercussioni…”. Nella biografia viene evidenziato come Rolando abbia seguito le indicazioni di Majorana, ma anche come purtroppo in seguito si siano avverati i timori del suo Maestro. E allora ecco che dagli scritti di Ettore Majorana troviamo che questa strategia di Ettore Majorana ha delle varianti, concordate tra loro due, proprio per superare gli ostacoli. Così troviamo, nella lettera del 21 dicembre 1972 che Majorana ha bisogno di parlarne con Rolando “…Dovremo discutere a lungo come continuare…”; e in quella del 31 marzo 1981 accenna a un loro progetto, del quale non conosciamo i particolari “…Comincia a pensare al nostro piano di fuga e salvezza…” Sappiamo che però fino al 1992 egli è riuscito a utilizzare la ‘macchina’. Poi le difficoltà, aumentarono, come se fossero poca cosa quelle già subite da Rolando. Così troviamo che nella lettera del 18 maggio 1993 Majorana scrive “…Fa il possibile per venire al più presto. Pensaci alla possibilità di scomparire, come ti dissi anni fa…”; per non dire della ipotesi fra loro concordata che si evince nella lettera del 20 dicembre 2000 “…Come da accordi, distruggi tutto come non fosse mai esistito…”. Ancora altri tentativi di Rolando Dopo il 1992 ai giorni odierni, a questo nostro 2020, pur non conoscendo i fatti -sappiamo che la biografia di Rol si ferma a tale data con alcune lettere manoscritte di Ettore Majorana posteriori e un episodio del 2006- ecco che Rolando si è speso (potremmo dire con una iperbole) in mille altri tentativi per costruire e mettere la ‘macchina’ di Majorana a disposizione dell’Umanità. Però si è ripetuto, pur con altre varianti, quanto descrive lo stesso Majorana nella sua lettera del 20 dicembre 2000 in cui descrive i molti vani tentativi di Rolando per costruire la ‘macchina’ “…(omissis) Il problema è come potrai realizzare la macchina…(omissis)visto che già in altre occasioni ti hanno requisito le macchine appena terminate…(omissis)Io e chi dirige questo posto…(omissis) siamo quasi certi che queste persone hanno un sistema di controllo tale, che non solo ti controllano il respiro, ma probabilmente sanno anche di me, e ti lasciano fare perché pensano di poter carpire prima o poi come far funzionare la macchina…(omissis). Poiché, pur avendo cambiato continuamente le località per la costruzione e il montaggio, una volta terminata la macchina, sei sempre stato fermato… (omissis).” E proprio a partire dal 1992, cessate le campagne mediatiche di disinformazione su Rolando, ecco che sulle sue vicende ci fu un omertoso pesante silenzio. * Rolando per ben 42 anni (!!!), dal 1958 fino a circa il 2000 ha mantenuto il segreto sulla collaborazione con Ettore Majorana. Lo stesso Majorana lo riconosce nella lettera del 7 dicembre 2000 ”…(omissis) Qui voglio in particolare riconoscere il tuo comportamento da gentiluomo nel mantenere la parola data, sempre coerente e rispettoso della mia volontà di tacere il mio nome…(omissis)”. Sugli stessi accadimenti di Rolando negli anni del secolo scorso vi furono sui media disinformazioni scientemente sparse e in seguito solo un omertoso interessato silenzio. Avere il consenso di Ettore Majorana non significava avere il permesso dai “poteri forti” che lo impedivano. Passarono altri 11 anni, finché ecco che poi ciò che ad alcuni potrebbe sembrare una delle tante presentazioni di un libro fu invece un evento importante: nel 2011, egli ha fatto pubblicare la sua parziale biografia. Pubblicata questa con lo scopo non tanto di far conoscere le sue vicende quanto per rendere consapevole i lettori (e in seguito anche noi che utilizziamo i social) della grande opportunità che offriva la ‘macchina’. E’ grazie a questa sua biografia se da allora si cominciò a rendere noto la ‘macchina’ di Majorana e il loro intento umanitario. * Così sono rilevanti anche suoi altritentativi. Dapprima la pubblicazione sul web dei disegni della ‘macchina’: se alcuno l’avesse costruita -visto che a Rolando è sempre stato impedito- poi egli l’avrebbe fatta funzionare, e questo possibilmente in un evento pubblico, ma è stato inutile, nessun contatto valido. * Così non furono accolte le sue reiterate richieste di protezione rivolte al nostro Stato, per lui l’unica possibilità che aveva e ha di poter mostrare in funzione la ‘macchina’ e di usarla per scopi pacifici a vantaggio di tutti. * Nella sua dichiarazione resa ultimamente, presa “con grande amarezza”, che si trova nella nell’ampliamento della sua biografia accenna anche ai suoi recenti tentativi e agli impedimenti avuti “…(omissis) siamo stati oggetto di reiterati e sistematici furti di documenti, materiali, e ‘macchine’ già completate…(omissis)…in quell’occasione ci furono sottratte due ‘macchine’ complete e una in costruzione…(omissis)”. Oggi, qual è la situazione? Rolando ci tiene a precisare che ha più volte confermato che di tutte le trasmutazioni da lui eseguite, egli non ha potuto utilizzare per sé nulla, nemmeno un solo grammo d’oro! E questo per una precisa logica della strategia dei servizi segreti nei suoi riguardi, per mantenere celato l’importante e sconvolgente notizia della ‘macchina’ e della possibilità che essa ha di trasmutare (lasciare quell’oro o parte di esso al Pelizza poteva essere una ulteriore importate conferma di quanto lui aveva fatto: meglio tenerlo in povertà o quasi!) Oggi Rolando è estremamente preoccupato per il degrado climatico, previsto già da Majorana nei lontani anni ’70 del secolo scorso. Se andiamo a leggere lo scritto di Majorana per il prof. Erasmo Recami lì troviamo che la previsione di Majorana purtroppo si sta avverando: ”…(0missis) mi riferisco al surriscaldamento del pianeta, cosa che io avevo previsto già nel 1976, quando diedi a Rolando una relazione dettagliata sul tema e le sue conseguenze: dai primi sintomi, all’inizio del 2000, all’incremento del problema a partire dal 2010, in seguito al quale è lecito aspettarsi delle vere e proprie catastrofi ambientali. Relazione che Rolando, a sua volta, consegnò al Dott. Mancini, il quale, in quel momento, era stato incaricato dal Governo (ndr: Governo italiano)di occuparsi dello sviluppo della macchina. La macchina in oggetto, oggi è in grado di rigenerare l’ozono distrutto, semplicemente tramutando l’anidride carbonica in ozono nella quantità mancante, e l’eccesso in qualsiasi altro elemento da noi voluto…(omissis).” Sottolineiamo la sollecitudine di Majorana per questo tema: infatti egli nella lettera del 2 maggio 1980 indirizzata a Rolando chiede notizie sulla relazione sul clima “…(omissis) Hai consegnato al Mancini la mia relazione inerente all’ozono?..(0missis)”. Purtroppo sappiamo che a tutt’ oggi Rolando, pur con i tanti tentativi fatti anche negli ultimi anni, non ha la possibilità di avere una ‘macchina’ da usare. Allora, tutto finit0? Tutt’altro. Chi conosce Rolando da lungo tempo, ma anche coloro che hanno seguito i nostri lavori sui social o ancor meglio letto attentamente la sua biografia, sa benissimo la tempra e gli scopi di Rolando, che non si da vinto, nonostante tutte le avversità. Il suo vero unico obiettivo è sempre quello di poter predisporre questa ‘macchina’ per un utilizzo pacifico e possibilmente per tutti. In questi frangenti Rolando, anche se gli impediscono di utilizzare la ‘macchina’ che è l’unica capace di risolvere radicalmente il problema che oggi incombe sull’Umanità, ossia il cambiamento climatico, egli non vuole rimanere inerte, stare con le mani in mano. Egli vuole contribuire a migliorare, e in maniera significativa, la vivibilità di questo nostro unico pianeta, grazie a quanto ha appreso dalla fisica di Ettore Majorana! E gli stessi che lo controllano e gli impediscono di costruire e utilizzare la ‘macchina’ di Majorana per risolvere il problema del cambiamento climatico, problema esistenziale per noi tutti -compresi loro stessi che lo osteggiano-, gli hanno permesso ciò (???!!!???!!), mantenendo però fermo il loro veto sull’uso della ‘macchina’ che per loro non dovrà essere utilizzata nemmeno in questa situazione così importante per la sopravvivenza della terra! Per questi motivi Rolando in breve tempo vuole sviluppare diverse innovazioni la prima di queste concerne: TRATTAMENTO FUMI INDUSTRIALI Egli è in grado e vuole ingegnerizzare un sistema unico al mondo che consente di bloccare tutti i fumi, i gas e il particolato che siano emessi da qualsiasi impianto industriale, portando questi di fatto ad emissioni zero. Si pensi, per esempio, alle emissioni dell’ex Ilva di Taranto! La messa in opera di questo sistema porterà una vera rivoluzione ambientale nel campo dell’inquinamento atmosferico mondiale. Questa tecnologia potrà essere applicata con pieno successo anche agli scarichi delle normali autovetture, camion, navi, impianti di riscaldamento domestico etc…Inutile evidenziare le ricadute positive sulla salute pubblica, esse sono facilmente intuibili. Ecco quello che Rolando vuole fare oggi! Con due importanti annotazioni: * Rolando non ha accantonato quella che lui ritiene la sua missione, la ‘macchina’ di Majorana! Sa che non può costruirla e dunque usarla -per ora! - e che di queste ve ne sono molte in possesso di chi lo osteggia, ma non possono metterle in funzione, attivarle! Ecco allora queste innovazioni tecnologiche sono il suo “PIANO B” in attesa sempre però nella prospettiva di attuare quanto giurato assieme ad Ettore Majorana, ossia la loro “missione etica”; * Per questo suo “PIANO B”. Dal 1958 ad oggi, ossia per ben 62 anni, Rolando non ha mai chiesto denaro pubblicamente per conseguire il fine etico pattuito tra Majorana e lui, ha utilizzato dapprima i beni familiari e in seguito quelli ricavati dal suo ingegno imprenditoriale e infine è ricorso anche all’aiuto di pochi amici e collaboratori che gli sono stati al fianco sostenendolo economicamente. Ancora oggi Rolando lotta con le sue forze e anche in questo caso vuol tentare e si dice sicuro di farcela da solo! Come ogni guerriero che si rispetti non ha paura degli ostacoli. Pur essendo egli fiducioso nella riuscita del suo piano B senza alcun aiuto esterno, potrebbero intercorrere cause indipendenti dalla sua volontà, come ostacoli imprevisti da noi ma previsti e ben organizzati da chi lo osteggia (cfr gli episodi della sua “spugna”, un incredibile ritrovato tecnologico da costoro ancor oggi commercialmente bloccato). In questo caso servirebbe il nostro aiuto. Non possiamo lasciare solo Rolando in questa battaglia. Lo abbiamo sempre sostenuto moralmente, fin dal 2014 con l’apertura di questi canali social; da allora ci avete inondato di messaggi, commenti, condivisioni e tutto quello che insieme siamo riusciti a creare, inclusi incontri pubblici dove siete accorsi numerosi da ogni parte d’Italia e tutti hanno potuto stringere la mano a Rolando. Tutti hanno potuto saggiare la sua bontà d’animo e la sincerità della sua persona. Ci avete chiesto di attivarci in prima linea e lo faremo! Per questi motivi come responsabile di questi spazi informativi vi annuncio che se Rolando avesse bisogno -oltre al nostro consueto aiuto morale molto apprezzato da Rolando- anche del nostro sostegno economico per sviluppare i suoi progetti di salvaguardia del nostro pianeta organizzeremmo allora una raccolta fondi in cui sarete coinvolti direttamente! Cosi potremo dimostrare a Rolando che ci siamo anche noi concretamente! Attendiamo quindi l’evolversi degli eventi e del lavoro di Rolando sul quale vi terremo aggiornati quotidianamente. PER PROPOSTE O SUGGERIMENTI A causa dell’impossibilità di gestire le innumerevoli richieste di contatto che pervengono ai siti www.majorana-pelizza.it e www.ilsegretodimajorana.it Rolando Pelizza fa presente quanto segue: per qualsiasi richiesta di contatto diretto con lui è possibile fare riferimento solo ed esclusivamente alla pagina Facebook non ufficiale https://www.facebook.com/EttoreMajoranaa/ e al relativo gruppo Facebook https://www.facebook.com/groups/majoranapelizza/ entrambi gestiti da persone di sua fiducia che sono in diretto contatto con lui e che periodicamente lo informeranno delle richieste. Sarà sua premura per quanto possibile dare riscontro alle stesse in base ai suoi impegni.
Lo staff

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