Non è ancora depressione. Nel tuo caso si dovrebbe parlare forse, con il poeta, di "male di vivere": la percezione della precarietà dell'esistenza; un senso di struggimento, e nostalgia, per qualcosa di indefinito; la difficoltà nell'accettare i necessari cambiamenti che la vita richiede, nel suo divenire; l'aspirazione, talvolta frustrata, ad una condizione di vita superiore. Cerca di non pensare a questo tipo di stato d'animo come se fosse una vera malattia. Certamente -e fortunatamente- può non corrispondere al modello di vita ideale proposto dagli spot pubblicitari. E' però una preziosa condizione dello spirito che, se sceglierai di non assecondare all'infinito, potrà guidarti verso livelli evolutivi e maturativi superiori.

In questa condizione si sente Lorenzo Testa, rappresenta la sua condizione di vita 

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