Ad uccidere Dale Pike è stato Thomas Knott con la complicità di un amico tedesco che aveva la lexus

 Chico Forti non è l' uomo che descrivono così probo e onesto ed alcune truffe con le carte di credito le ha commesse, ma non è un assassino. Da teorico di criminologia e da giurista ho notato che ci sono molti dubbi sul processo che ha portato alla condanna del Forti. Ci sono indizi contro di lui, ma nessuna prova reale ed ognuna ha molte cose che non tornano. Qualche mistero rimane, ad esempio che fine abbia fatto la sua pistola però. Veronica Lee una delle giurate del caso ha detto che tutto il processo è una cazzata ed è la verità. L' ex moglie di Thomas Knott Chave Mesmer ha confermato che Knott e i suoi amici hanno mentito per confermagli l' alibi. Inoltre per quella truffa ai danni di Tony Pike Knott fu condannato prima di fuggire in Germania. Ursula Franco, criminologa così come Elisabetta Sionis, criminoga e l' esperto di diritto internazionale Claudio Sommi hanno detto un mucchio di inesattezze su questo caso, senza conoscere minimamente i fatti e senza tener conto di tutta una serie di aspetti. Laura Volpini, criminologa, Erin Morijarty, giurata del caso forti e non solo lei come giurata, Roberta Sacchi, criminologa e Marco Strano, ex dirigente polizia di Stato e psicologo hanno detto molto dichiarazioni che non corrispondono al vero sul caso di Chico Forti. Persino il padre di Dale, Tony è un faccendiere e losco ceffo spesso associato al traffico illecito, anche il suo albergo che doveva essere venduto al forti fin dagli 80' e 90' era usato per incontri legati al suo malaffare.  Anche alcuni avvocati a volte parlano a vanvera senza conoscere minimamente questo caso.  Tuttavia è singolare il fatto che un informatore della polizia americana ha detto che Forti voleva assoldare un killer per uccidere Dale Pike, questo dimostra che non sia una persona limpida, come lo descrivono, ma non ci sono prove incontrovertibili che dimostrono che sia un assassino.

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