Doppiaggio inimitabile e tragedie inarrivabili e non solo

















 Quando è possibile considerare un doppiaggio inimitabile si dovrebbe intendere quello che più nessuno è mai stato più in grado di replicare in alcuni settori o per alcune tipologie di sfumature di linguaggio in alcune caratterizzazioni o in alcuni ruoli che non prevedono un cambio di intonazione nella voce ma solo un lieve cambio di sfumatura della voce per variare il tono della voce senza cambiare però il tipo di emozione che quel personaggio vuole esprimere. Ferruccio Amendola per esempio era ed è stato il doppiatore per eccellenza al di là della notorietà avvenuta al livello mondiale o del fatto che non abbia vinto mai premi, questo non conta nulla. Era il doppiatore dalla voce artisticamente perfetta, capace di spaziare in ogni genere, ma soprattutto nei suoi film nel doppiaggio di Robert De Niro e non solo era incredibilmente unico. Era la definizione perfetta di quello che un doppiatore dovrebbe rappresentare come voce universale nel senso letterale del termine, capacità di emozionare in modo così unico che non ha eguali in nessuna tradizione filmica di nessun altro ed era il migliore in questo e poi era il migliore lettore di poesie del secolo scorso. Paolo Torrisi, nome d’ arte di Maurizio Torresan, è noto per essere il doppiatore di Goku in tutti i film e le serie da Dragon Ball fino a Dragon Ball Gt. Lui aveva una capacità unica che neanche Ferruccio Amendola aveva cioè riusciva a modificare ogni singola sfaccettatura della voce in ogni singola sfumatura in modo così spontaneo e naturale senza cambiare intonazione, riuscendo per esempio ad esprimere tutte le stagioni del brivido ed anche della paura, della rabbia o della tristezza o dello sconforto, senza mai variare il timbro della sua voce senza che facesse mutare l’ intonazione e senza creare un distacco con ciò che aveva doppiato prima dato che non cambiava la tipologia di sensazione che provava il personaggio, ma cambiava solo l’espressione e quindi mutava ma era sempre lo stesso brivido che lasciava solo con una sfumatura diversa, dato che cambiava la sua voce. Battisti fece la stessa cosa quando cantò le diverse stagioni della malinconia però in emozioni. Questo esempio può essere visto  in una scena in cui doppiava Mowgli o nel momento in cui faceva il Kaioken ed alzava la mano sinistra ed abbassava la gamba destra per resistere ad  una sfera di Freezer. Lui riusciva a creare questa magia nelle serie animate se doppiava un personaggio buono, Gianfranco Gamba invece ci riusciva in buona parte a creare lo stesso effetto ma non sempre come Torrisi, quando doppiava Freezer. Oggi nessun doppiatore riesce a creare questo nel doppiaggio, tranne Alberto Olivero che ci riusciva solo in buona parte quando interpretava una poesia anche se non riusciva ad esprimere così bene il fruscio del vento come Ferruccio ed anche Roberto Pedicini ci riesce un minimo nel doppiaggio filmico, ma solo in alcuni momenti staccati, anche se con un po’ di difficoltà. Infine per quando riguarda il teatro nessuno era in grado di interpretare le tragedie così bene come Vittorio Gassman nel 900’ e poemi come la divina commedia. Era poi anche un bravo doppiatore ed uno tra i migliori lettori di poesie, solo inferiore a Ferruccio nelle poesie.


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