Mina abita nel capoluogo del Canton Ticino, vicino alla stazione, in un residence composto da quattro grandi palazzine grigie. La custode si chiama Rosy, ha 61 anni e da 30 sorveglia la privacy di Anna Maria (come la chiama erroneamente lei). «La signora abita nell'attico di sua proprietà, ma ora si trova nello studio di registrazione al pian terreno. Sta lavorando». Chiara, commessa dell'emporio City Disc, racconta : «Mina e sua figlia Benedetta sono venute per acquistare un Cd, ma non ricordavano né il nome dell'autore né il titolo della canzone. Mina mi dice:“Scusi, non è che per caso riconosce questo motivetto?”. E, incredibile, si mette a canticchiare il pezzo dei Morcheeba “Rome wasn't built in a day”. Il negozio era paralizzato!». L'effetto-paralisi a Lugano si verifica tutte le volte che c'è di mezzo Mina. Per un semplice caffè si rifugia nella «Biblioteca» del Gran Café al Porto, una sala privata, quasi segreta. Solo cinque posti, libri, Internet, linea telefonica privata e pareti con affreschi del Quattrocento. Antonio Tanzariello, direttore di sala, dice: «La signora Mazzini viene a trovarci anche da sola: ama bere le nostre infusioni di tè, in particolare quelle ai frutti di bosco. Non toglie mai i grossi occhiali da sole. Pur avendola vista tante volte, io non so di che colore siano i suoi occhi...». Per fare la spesa va alla Coop di Grancia, nella zona sud di Lugano. Gabriella Weidmann, commessa, racconta: «Entra sempre in compagnia del suo uomo: ogni volta riempiono due carrelli, uno con il cibo e l'altro con il vino. Ogni volta è caos, i clienti l'assediano».

Post tratto da un mio ex amico di fb di nome Ciro


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