Come è cambiato il teatro di Milano dagli anni 70' ad oggi e la direzione musicale delle canzoni e l' adattamento delle canzoni nei prodotti televisivi ed audiovisivi

 Intervista esclusiva a Luca Sandri

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Luca Sandri: Salve sono Luca Sandri

Volevo chiederle appunto quelle domande che le avevo chiesto.

Come è cambiato il teatro di Milano dalla fine degli anni 70' ad oggi ? 

Luca Sandri: Sin dalla fine degli anni 70' chiunque faceva questo mestiere un po' tutti gli attori di teatro  si sono formati ed ispirati a Strehler o alcuni hanno lavorato con lui. Gli autori ai quali si sono rifatti e che spesso sono stati messi in scena dagli attori di teatro sono sin dagli anni 30' Luigi Pirandello e Shakespeare ed altri, quasi sempre gli stessi. Sin dagli anni 30' Milano era diventato almeno fino agli anni 70' il centro nevralgico per qualsiasi attore iniziava a fare questo mestiere e poi man mano si diffondevano nei teatri nella altre città italiane. Molti spettacoli negli anni 70' ed anche prima hanno cominciato a svilupparsi nei piccoli teatri e poi nel Piccolo Teatro di Milano. Mi voleva Strehler dopo la morte di Umberto Simonetta nel 1998 sin dal 2000 fino agli anni prepandemia al 2017 ho portato in scena al teatro Parenti questo spettacolo. Con Maurizio Micheli, mio grandissimo amico l' ho portato in scena. Non sempre però gli autori teatrali riuscivano a mettere in scena ciò che era scritto nei loro testi teatrali perché a volte alcuni grandi attori ma non solo a volte si rifiutavano di metterli in scena e quindi era neccessario trovare un compromesso e quasi sempre a spuntarla era l' autore teatrale, più raramente gli attori che si impuntavano e facevano cambiare agli autori alcuni testi da mettere in scena. Vi era una sorta di Apartheid in cui gli attori erano costretti a cambiare i testi. Molti anni fa venivano messi in scena diversi monologhi teatrali, oggi invece non è più così. Altri registi con cui ho lavorato e che hanno influenzato il teatro di Milano sin dagli anni 70' sono Luigi Squarzina ed Umberto Simonetta. Negli anni poi c' è stata anche una frammentazione teatrale e certi spettacoli sono decisi anche in base a quanti fondi sono concessi nei teatri pubblici ed al numero di abbonati che ha ogni teatro. A volte in alcuni teatri serve anche una soluzione economica che permetta di portare in scena certi spettacoli. Qualche giorno fa sono stato a Bologna ed al teatro Duse c' è la scelta di almeno 10 spettacoli teatrali e non tutti possono avere una scelta così ampia. Poi negli anni 70' anche Giorgio Gaber ha creato il teatro canzone. Molti anni fa c' erano la possibilità di poter andare a vedere generi diversi a teatro, oggi non è più così e non tutti i teatri riescono a garantirlo. Anche Mina a volte si vedeva in televisione e certi spettacoli teatrali erano portati al livello televisivo. Molti anni fa tanti andavano a vedere anche Carmelo Bene o Dario Fo. Gassman anche era un punto di riferimento. 

Intervistatore: Conosco il teatro Duse anche se non ci sono mai stato. Negli anni 70' anche Lucio Battisti mi ricordo che negli anni 70' cantò al Teatro 10 con Mina.

Luca Sandri: Sì, loro hanno collaborato spesso insieme anche negli anni successivi. 

Intervistatore: Come è cambiata la regia teatrale dagli anni 70' ad oggi nel teatro di Milano ed anche i registi condizionavano gli attori a teatro come con gli autori ?

Luca Sandri: sì, ma questo accadeva più raramente ed erano i registi a condizionarli ed a volte accade ancora che a condizionare anche i registi teatrali siano gli attori, ma è ancora più raro e a volte non sono d' accordo nel girare una scena in un certo modo.

Intervistatore: Ho notato che spesso molti attori hanno l' aspirazione a lavorare in televisione nelle fiction e molti anche nella pubblicità non hanno una buona dizione.

Luca Sandri: sì, se n' è accorto anche lei. Purtroppo oggi accade il contrario e non si comincia dal teatro. 

Intervistatore: Volevo chiederle che ricorda di Tirar mattina uno spettacolo ispirato alla sceneggiatura di Un film di Fellini che realizzò al teatro Delfino ?

Luca Sandri: in realtà non è proprio così. Tirar Mattina faceva riferimento al libro di Umberto Simonetta che lavorò con uno stretto collaboratore di Fellini ed  fu trovata a casa della vedova di Nanni Svampa una sceneggiatura del film scritta da Tullio Pinelli. Anche Ricky Tognazzi e Barbareschi provarono a portarlo anche in scena, altri provarono al livello televisivo, ma non ci riuscirono. Io nel 2021 era un periodo difficile decisi di portare in scena al teatro Tirar mattina, ma non ho avuto tempo di dedicarmici come volevo. Non andò bene. Ebbe qualche apprezzamento però che mi fece capire che ero sulla strada giusta. 

Intervistatore: da quello che sa anche Vittorio Gassmann era diventato un punto di riferimento anche a Roma a teatro ? Il figlio Alessandro Gassmann diceva che era uno dei più grandi lettori del secolo scorso. 

Luca Sandri: Da quello che mi è stato riferito, confrontandomi anche con Umberto Simonetta, sì. 

Intervistatore: Ho notato che è più raro vedere che gli attori decidano di realizzare un monologo. So che è più complesso catalizzare l' attenzione del pubblico per tutta la durata dello spettacolo. È più raro, almeno da quello che so di Milano ed ho sentito dire. 

Luca Sandri: Accade proprio questo. Accettare di realizzare un monologo è più complesso e significa anche prendersi certi rischi, però se va bene c' è più possibilità e soddisfazione di emergere dopo al livello teatrale.

Intervistatore: Era una sorta di dittatura teatrale ? 

Luca Sandri: Sì. All' epoca tanti attori soprattutto ai tempi di Strehler dal teatro approdavano alla televisione. 

Intervistatore: Peccato che molti di questi spettacoli non sono visibili e sono di difficile reperibilità o bisogna andare alla Rai per vederli. Alcuni li trasmettevano anche al Programma nazionale.

Luca Sandri: in realtà alcuni si trovano su Youtube se vuole vederli, le consiglio di farlo.

Intervistatore: per esempio recentemente sono stato al teatro Diana, però mi chiedo come mai non facciano spettacoli con attori ad un certo livello. Qualche settimana fa sono andato a vedere Diana Del Bufalo ed Arturto Bracchetti, il trasformista. Sarebbe bello vedere Ugo Pagliai lì. Fino all' anno scorso anche Eros Pagni fece delle tragedie, non andai a vederlo, ma mi piacerebbe molto. È un bravissimo attore e doppiatore.

Luca Sandri: Sì, lo conosco. Il Diana è privato, conoscevo i vecchi proprietari. Probabilmente gli abbonati preferiscono vedere certi spettacoli altrimenti non ci andrebbero. Sì a volte certe compagnie non hanno i fondi necessari e certi teatri non riescono a garantirli. A Napoli spesso mettono anche in scena le commedie di Eduardo De Filippo. Pagliai ci andrebbe, ma gli abbonati abituati a quel pubblico non è detto andrebbero a vederlo. Eros Pagni pure ormai è alla soglia dei 90' anni comunque sì magari non sempre è facile portare certe persone. Lì al teatro Delfino avevo un budget ridotto all' osso, è quella la mia specialità tirare fuori qualcosa di buono da lì. 

Intervistatore: Ora Bruno Alessandro sta preparando uno spettacolo che andrà in scena ad aprile a Roma con Stefano Onofri ed Emanuela Ionica, non vengono nemmeno pagati. Bruno Alessandro è un bravissimo attore e doppiatore.

Luca Sandri: sì, li conosco. 

Volevo chiedere un' ultima cosa come è cambiata la direzione artistica e l' adattamento delle canzoni nei prodotti televisivi ed audiovisivi ? Glielo chiedo in virtù della sua grandissima esperienza anche perché so che è un bravissimo doppiatore e direttore e poi volevo chiederle una considerazione sul discorso talent nel doppiaggio. Anni fa anche Vittorio Gassmann si cimentò come talent nel doppiaggio del Re leone.

Luca Sandri: sì la ringrazio. Sì è cambiata. Vede prima gli attori doppiavano in presa diretta e lui doppiava la sua voce, anche Fellini voleva così. Meglio non parlarne proprio. Io sono abituato a lavorare in un certo modo. A volte il problema è che il cliente ti impone certe voci o anche i direttori delle edizioni doppiaggio hanno delle esigenze e non ci puoi fare molto.

Intervistatore: altrimenti rischi di non lavorare più ed essere tagliato fuori.

Luca Sandri: è proprio così. 

Intervistatore: Mi ricordo che anni fa in un intervista Carlo Cosolo disse che Stash anche se non aveva esperienza nel doppiaggio lui gli dava la nota e lui riusciva a cantarla nel doppiaggio cantato nel film d' animazione. 

Luca Sandri: anni fa mi capitò un ragazzo come direzione che mi fu imposto. Dovevo dirigerlo per un film d' animazione. Marco Carta, vinse Sanremo giovani o un talent e lui doveva doppiare 40 righi, ma sbagliava sempre ci abbiamo messo ore. Quel film qualcuno, non lo so qualcuno lo avrà pure visto ma è stata una fatica.

Intervistatore: credo che Elisa che è una bravissima cantante sia in grado di riprodurre certe note con la sua voce anche nel doppiaggio cantato.

Luca Sandri: lo penso anche io.

Intervistatore: Luca grazie della disponinilità, la ringrazio per aver risposto alle mie domande. 

Luca Sandri: poi fammi sapere come va.

Intervistatore: ArrivederLa

Luca Sandri: ArrivederLa.

Risale all' 11 marzo 2024




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