L’ immortalità della danza di Carla Fracci

 Ci terrei a ricordare anche io la divina Carla Fracci che è stata la più grande ballerina del XX e del XXI secolo ed anche la più grande di tutti i tempi. Non ho mai avuto la fortuna di conoscerla. Tuttavia oltre ha ricordare la sua interpretazione di Giselle che è diventata la più grande ispirazione per ogni ballerina di danza classica e non solo. Ha ispirato grandissimi ballerini da Eleonora Abbagnato, Carolyn Smith, Natalia Titova, Heather Parisi e moltissime altre. Le sue interpretazioni con Nureev sono veramente qualcosa di spettacolarmente unico. Lei ha sempre avuto uno stile tutto suo che era di una raffinatezza, leggerezza e leggiadria pressoché ineguagliabile. La sua amicizia con Maria Callas e Luciano Pavarotti come dimenticarle. Ha fatto tantissimo nel sociale, anche come assessore a Firenze qualche tempo fa. Tuttavia mi preme ribadire alcuni episodi che un po’ fanno riflettere e con cui Carla ha sempre risposto con grande ironia. Ieri per caso stavo vedendo su Rai Premium un’intervista che le fecero nel programma Uniche e il conduttore le chiese cosa ne pensava del fatto che il Teatro la Scala, il teatro che l’aveva lanciata, si rifiutò di averla come ballerina per una rappresentazione teatrale. Lei rispose: Mi dispiace per loro. Non posso dimenticare neanche il fatto che lei diceva che aveva una pensione di circa 600 euro, nonostante lei abbia esportato la danza classica in tutto il mondo. Nel 1981 il New York Times la definì la prima ballerina in assoluto al livello mondiale. Indimenticabile anche la sua partecipazione al livello televisivo con Mina oltre 40 anni fa. Mi ricordo anche una delle ultime interviste che fece nel 2019 in cui fu ospite della simpaticissima Cate Balivo in cui le insegnò dei passi, che imparai anche io, ossia come fare dei passi di danza classica che precedono un inchino, mi sembra proprio per concludere un esibizione per rivolgersi al pubblico alla fine di una rappresentazione di danza o anche per eseguirlo davanti a personalità particolarmente eminenti.